“Non è stato cancellato alcun ufficio stampa. Nell’organizzazione dell’università, da anni, ci sono due settori dedicati ai rapporti con la stampa, proprio per valorizzare le competenze dei singoli e distinguere le materie complesse”. È la replica dell’Università di Cagliari alle dichiarazioni dei giornalisti dell’Ufficio Stampa di UniCa che oggi hanno annunciato lo stato di agitazione.
“Apprendiamo con rammarico l’avvio dello stato agitazione da parte di tre dipendenti che svolgono attività di comunicazione e di rapporti con i media all’Università di Cagliari. Destano forte stupore la modalità e i contenuti delle dichiarazioni rese, che non evidenziano gli interventi organizzativi adottati dall’Università in un’ottica di progressiva valorizzazione della struttura e delle professionalità coinvolte”, si legge in una nota dell’amministrazione: “pur nell’ambito del comprensibile e necessario confronto dialettico, l’azione di agitazione non risponde allo spirito di un lavoro di squadra da tempo adottato dall’Ateneo in tutte le sue attività”.
L’UniCa asserisce di avere “evidenziato l’importanza strategica della Struttura comunicazione, all’interno della quale operano i dipendenti che hanno promosso l’agitazione. Tra questi, i due responsabili di settore gestiscono congiuntamente, e comunque nel pieno della loro autonomia professionale, i rapporti con gli organi di stampa e informazione ed esercitano la loro attività nell’ambito delle prerogative riconosciute dal loro inquadramento”. Insomma, l’Amministrazione afferma di aver ” più volte detto ai tre dipendenti che si stanno valutando diverse opzioni logistiche per gli uffici, nell’ambito di un più ampio progetto di gestione degli spazi dell’Università, che peraltro non riguarda solo il settore comunicazione, ma molte altre strutture organizzative”.
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