Che fine hanno fatto le promesse della Regione, per gli indennizzi promessi a causa dei maggiori costi delle materie prime? A chiederselo e a ricordarlo è ancora una volta Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli. Nella finanziaria regionale di febbraio 2022 son stati stanziati 40 milioni di euro per indennizzi al solo comparto dell’allevamento (bovini, ovini e suini) per supportare gli allevatori in seguito all’aumento dei prezzi nelle produzioni e in particolare dell’energia elettrica e del gasolio, oltre che dei concimi e mangimi.
“Con lo stesso provvedimento – dice Piana – furono escluse tutte le colture di produzione agricola con la promessa che gli aiuti, sarebbero stati inseriti nella legge regionale Omnibus 2: altri 40 milioni regionali, che avrebbero reso equo il trattamento per tutti gli agricoltori sardi, una promessa da parte della politica regionale, che avrebbe dovuto concretizzarsi entro il mese di maggio 2022. Ad oggi – precisa il presidente di Centro Studi Agricoli – della legge regionale si sente solo parlare e del Consiglio Regionale non risulta nessuna convocazione”.
“Un ritardo nel silenzio assordante di tutti – continua Piana – che porta in Sardegna ad avere imprenditori agricoli di serie A e di serie B, una guerra fra poveri, che alimenta un senso di malessere diffuso nel mondo agricolo sardo. Ad aggravare la situazione, sono anche i fortissimi ritardi sul pagamento di migliaia di domande di indennizzi e finanziamenti, presentate da mesi ed alcuni casi presentate da anni: ci riferiamo agli indennizzi sul biologico, sulle misure PSR 4.1 e 6.1 destinate ai giovani, agli indennizzi sulla Lingua Blu, ai danni dell’incendio sul Montiferru, agli indennizzi sui danni alle cavallette, al bando sui riproduttori, solo per ricordarne alcune”.
“Una situazione che non può passare nel silenzio di tutti e in particolare dell’assessore regionale all’Agricoltura – dice ancora Piana -, una situazione non più accettabile, qualcuno dovrà assumersi la piena responsabilità di questa disastrosa situazione. Nel mondo delle campagne sarde sale di giorno in giorno il malessere, che rischia di portare in autunno a grandi proteste. Ad aggravare la situazione, la siccità che sta colpendo la Sardegna e il paradosso di chi quest’anno ha coltivato e prodotto grano, rischia di rimetterci anziché guadagnare, a seguito dei maggiori costi di produzione e delle rese di produzione del grano per ettaro, bassissime che non coprono i costi di produzione nonostante il prezzo alto del grano”.
“Faccio – conclude Piana – a nome del Centro Studi Agricoli, un forte appello al presidente della Regione e all’assessore regionale all’Agricoltura, affinché si attivino con urgenza, per sbloccare le migliaia di domande in attesa di essere pagate e di inserire gli indennizzi al comparto agricolo, promessi e che sino a oggi inesistenti”.
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