Prima pagina Proposta nuova legge elettorale in Sardegna: ballottaggio e soglia del 2%

Proposta nuova legge elettorale in Sardegna: ballottaggio e soglia del 2%

Altre innovazioni incluse nella proposta riguardano l'abolizione della possibilità di voto disgiunto. Rafforzata la parità di genere attraverso l'introduzione delle tre preferenze

Crediti foto: Ansa

La capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), Maria Laura Orrù, ha presentato questa mattina una proposta di legge per riformare il sistema elettorale della Sardegna. Il testo, illustrato in conferenza stampa insieme ai colleghi Diego Loi e Giuseppe Dessena, mira a introdurre significative modifiche che potrebbero ridefinire il panorama politico regionale.

Al centro della proposta vi sono tre pilastri principali: l’abbassamento della soglia di sbarramento al 2% sia per i singoli partiti che per le coalizioni, l’introduzione del ballottaggio per l’elezione del Presidente della Regione, e la cancellazione del voto disgiunto. L’iniziativa nasce da un lavoro svolto dalla Scuola di cultura politica Francesco Cocco, con l’obiettivo dichiarato di “aprire il dibattito su questo argomento molto importante soprattutto non a ridosso dell’appuntamento elettorale che sicuramente non permette un’analisi neutra”.

Il provvedimento, che ha già ricevuto la condivisione degli altri capigruppo della maggioranza ed è aperto al contributo di tutte le forze politiche, prevede l’elezione contestuale del Presidente della Regione e del Consiglio regionale. La novità più rilevante è la possibilità di un secondo turno di ballottaggio tra i due candidati alla presidenza più votati, nel caso in cui nessuno raggiunga specifiche percentuali al primo turno.

Altre innovazioni incluse nella proposta riguardano l’abolizione della possibilità di voto disgiunto, che permetteva di votare per un candidato presidente di una lista e una lista collegata a un altro candidato. Infine, viene rafforzata la parità di genere attraverso l’introduzione delle tre preferenze sul modello elettorale europeo e la previsione della doppia preferenza di genere, che obbliga l’elettore a esprimere preferenze per candidati di sesso diverso.

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