foto di repertorio

In data 20 agosto, il Questore di Cagliari, al termine dell’istruttoria degli agenti della divisione polizia anticrimine,  ha emesso il Daspo urbano nei confronti di un ragazzo cagliaritano, di 30 anni.

Alle 3 circa del 14 agosto, a seguito di richiesta al numero di emergenza 113, una pattuglia dell’U.P.G.S.P. è stata inviati sul Lungomare Poetto di Quartu, in quanto, all’esterno di uno stabilimento balneare, era stata segnalata una persona in possesso di un machete. Gli agenti hanno individuato il soggetto segnalato a bordo della propria auto e hanno accertato che lo stesso era stato allontanato dal locale poiché importunava, con fare molesto, i giovani presenti sia all’interno che all’esterno dello stesso.

Sottoposto a perquisizione, all’interno dell’auto son stati rinvenuti e sequestrati un machete della lunghezza complessiva di 52 centimetri circa, un coltello da cucina di 26,5 centimetri circa. Inoltre lo stesso, in evidente stato di ebrezza alcolica, durante le fasi di accompagnamento e redazione degli atti a suo carico, ha danneggiato l’auto di servizio e minacciato gli operatori intervenuti.

Per quanto rilevato il soggetto è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per i reati di porto di armi od oggetti atti ad offendere di cui all’art. 4 Legge 18 aprile 1975 n.110, minaccia a P.U. e di danneggiamento aggravato di cui agli artt. 336 e 635 C.P.

Peraltro, la condotta violenta, tenuta in orario notturno, in prossimità di un esercizio pubblico, in una zona particolarmente frequentata da giovani, anche minorenni, ha arrecato un grave danno alla sicurezza e alla tranquillità pubblica ed ha rappresentato un potenziale pericolo per l’incolumità dei numerosi giovani frequentanti il locale, i quali avrebbero potuto correre un grave rischio per la propria incolumità.

La misura di prevenzione Dacur impone al 30enne il divieto, per la durata di 2 anni, di accedere dalle 18 alle 7 a tutti i pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento collocati sul viale Lungomare Poetto e viale Golfo di Quartu in ragione dei luoghi in cui sono stati commessi i predetti reati, nonché il Divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi.

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