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foto di repertorio

Questa mattina un dispositivo coordinato della Compagnia di Sanluri ha dato manforte agli uomini della stazione di Nuraminis che con i colleghi del NIL CC e gli Ispettori dell’Ispettorato del Lavoro di Cagliari, hanno svolto un’operazione mirata al contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato. È stato individuato e perseguito il titolare di una azienda di Nuraminis specializzata in coltivazione di carciofi: S. L., classe 1959, originario di Nuraminis ma residente a Serramanna.

I carabinieri alle prime luci dell’alba appostati nelle campagne hanno eseguito un accesso ispettivo presso i suoi terreni della località “Bruncu Pintus”. Nei campi dell’azienda erano all’opera stranieri e italiani, non appena sorpresi dai carabinieri hanno tentato di allontanarsi ma erano circondati e sono stati tutti bloccati.

I dieci lavoranti, di cui otto extracomunitari del Senegal, del Mali e della Guinea e due italiani della zona, erano tutti privi di contratto d’assunzione, con retribuzione inferiore ai minimi salariali. Gli stranieri tutti con permesso di soggiorno in regola.

I dieci operai, tra i 20 e i 50 anni, stavano raccogliendo “ovoli del carciofo”, ovvero gemme cilindriche o coniche dette “occhielli”.
L’attività dei carabinieri svolta in sinergia dagli uomini del Nucleo Operativo della compagnia di Sanluri con l’Arma di Nuraminis insieme ai carabinieri del NIL ed agli Ispettori civili dell’Ispettorato di Cagliari, ha permesso di accertare che poco prima i dieci lavoranti erano stati prelevati tra Nuraminis e Serramanna, su punti concordati, da un camion FIAT 35, telonato, condotto da S. L. Seduti su panche improvvisate nel cassone dell’autocarro venivano condotti nei campi di carciofi.

L’uomo è stato segnalato per aver impiegato manodopera irregolare ovvero priva di comunicazione di instaurazione di rapporto di lavoro in misura superiore al 10 % (in questo caso il 100 %) del totale dei lavoratori (art 14 c.1 del DLgs 81 del 2008). L’attività produttiva dell’azienda agricola è stata sospesa, e gli sono state comminate sanzioni per 25mila euro, con le susseguenti contravvenzioni al Codice della strada per l’utilizzo dell’autocarro per trasportare persone (art. 82 cc 9 e 10 CDS).

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