Ci sono anche i “Semi della Pace” di Pinuccio Sciola, esposti sul prato dei Giardini del Quirinale a Roma, tra le 101 opere d’arte contemporanea e i 102 oggetti di design che dal 2019, attraverso le tre edizioni di Quirinale Contemporaneo, sono andati ad arricchire lo straordinario patrimonio culturale della dotazione presidenziale presso il Palazzo del Quirinale, la Tenuta di Castelporziano e Villa Rosebery.

“Le opere di Pinuccio Sciola al Quirinale – commentano i figli del noto artista di San Sperate – dialogano con le opere di Vedova, Fontana, Pistoletto e con i designer più noti al mondo. L’acquisizione dei Semi della Pace rappresenta un altro passo importante nella valorizzazione dell’artista sardo e un ulteriore riconoscimento del suo enorme valore”.

La collezione è stata presentata questa mattina a Roma alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. “Desidero ringraziare molto, per la sensibilità e la generosa disponibilità, gli artisti viventi, le Fondazioni e gli eredi che conservano il ricordo di artisti che non sono più in vita e le aziende produttrici di oggetti di design”, ha detto Mattarella all’inaugurazione dell’edizione 2020-2021 della mostra “Quirinale Contemporaneo”. Il capo dello Stato, poi, ha ringraziato anche tutti coloro che hanno contribuito a progettare, a ideare, a realizzare questa iniziativa, e in particolare il segretario generale e l’architetto Mazzantini.

Le sedi istituzionali della Presidenza della Repubblica vedono oggi l’originario assetto decorativo risalente all’epoca pontificia e poi sabauda, felicemente accostato alle espressioni artistiche dell’epoca repubblicana, rappresentate dalle principali correnti e dai più significativi autori del secondo Novecento e del XXI secolo: espressioni eterogenee che vanno dalle posizioni più vicine all’avanguardia a quelle legate alla tradizione e che comprendono dipinti, sculture, installazioni, mosaici, fotografie, ricami, telai.

Come annotato da Renata Cristina Mazzantini, curatrice del progetto e del catalogo “Quirinale Contemporaneo” (edito da Treccani e con le fotografie di Massimo Listri) l’operazione portata avanti “dimostra che l’Italia non vive unicamente nel riverbero della sua magnifica tradizione ma, oggi come ieri, è una straordinaria fucina di creatività”. Anche per questa edizione, allo scopo di un generale ampliamento del patrimonio di opere d’arte fruibili al pubblico, si è operata la scelta di non acquisire opere dai musei pubblici ma di mettere a disposizione della cittadinanza ulteriori pezzi fino ad ora meno visibili.

Tutte le acquisizioni sono avvenute a titolo gratuito, o per effetto di donazioni o grazie a comodati d’uso.

Come rappresentato dal segretario Generale Ugo Zampetti, “l’iniziativa ‘Quirinale Contemporaneo’ evidenzia il significativo processo di rinnovamento e di trasformazione del Palazzo del Quirinale e delle sedi della Presidenza della Repubblica che si è andato sviluppando nel corso del settennato del Presidente Mattarella”. La sua realizzazione è stata possibile anche grazie alla “spontanea collaborazione di artisti e di aziende che a loro volta, in gran numero, hanno creduto nella valenza storica e culturale del progetto. Si è trattato di una esperienza per molti versi sorprendente per la passione e il forte senso di appartenenza che ha mosso i protagonisti tutti, che si sono dimostrati orgogliosi di poter contribuire a trasformare l’immagine del Palazzo che oggi, più di ogni altro luogo, costituisce uno dei simboli della nostra Repubblica”.

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