Partecipanti alla protesta organizzata da comitati e associazioni antimilitariste lungo il perimetro del poligono di Teulada (Cagliari), 15 aprile 2015. ANSA/STEFANO AMBU

“A suon di decreti il prossimo 1 ottobre sarà possibile riprendere a bombardare la nostra terra e il nostro mare“.

Il movimento antimilitarista A Foras commenta così il decreto del ministro della Difesa che approva il calendario delle esercitazioni militari in Sardegna per il secondo semestre 2023, che apre ai giochi di guerra.

Il programma di utilizzazione dei poligoni sardi, presentato dalla Difesa, era stato bocciato dai rappresentanti del Consiglio Regionale nella riunione del Comitato Misto Paritetico (Comipa) sulle Servitù Militari lo scorso 31 maggio.

“Il parere contrario alle esercitazioni era stato motivato, fra le altre cose – ricorda A Foras -, con la presenza di due zone Sic all’interno del Poligono di Teulada, del tutto incompatibili con le esercitazioni a fuoco secondo la normativa italiana ed europea”.

Da qui l’attacco al ministro della Difesa: “Crosetto ha ignorato tutte queste motivazioni e ha approvato il calendario sostenendo che esse sarebbero essenziali ai fini dell’impiego operativo delle forze armate italiane nel contesto internazionale”.

Non li lasceremo mai in pace fin quando ci saranno imposizioni coloniali di questo tipo”, attaccano gli antimilitaristi, che preannunciano già “nuove iniziative” per fermare le esercitazioni.

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