Nel centro destra continuano le interlocuzioni in vista delle Regionali del febbraio 2024. Non mancano i momenti di tensione: se un mese fa gli attriti erano stati sanati, ora sono riemersi prepotentemente con le scelte attuate dai partiti per le Comunali del 28 e 29 maggio.

Christian Solinas, governatore uscente, è intenzionato a ripresentarsi e l’ha ribadito più volte. La sua legislatura non è piaciuta, ma indubbiamente è l’unico nella coalizione ad avere in mano sondaggi che lo darebbero ancora vincente e l’appoggio incondizionato della Lega.

Fratelli d’Italia, visto il ribaltamento dei rapporti di forza locali e nazionali, vuole poter dire la propria. Giorgia Meloni apprezza parecchio Luca Saba, direttore Regionale di Coldiretti Sardegna, già sondato anche dal centrosinistra. Lo ha detto e ripetuto in diverse riunioni. Solo che gli alleati non ci tengono a farsi “imporre” il candidato e anche l’interessato al momento nicchia.

Forza Italia non vuole rimanere a bocca asciutta. Sa che in ballo non ci sono solo le Regionali, ma anche Cagliari e Sassari. E vuole che le candidature vengano equamente distribuite. Una candidatura di Solinas sancirebbe la rottura, quella di Saba non scalda i cuori.

Così ecco avanzare la possibilità di una discesa in campo di Giuseppe Fasolino. Vicepresidente, assessore al Bilancio, molto apprezzato sia a destra che a sinistra, è stato tra le figure meno coinvolte da beghe di maggioranza in questi quattro anni.

Secondo fonti vicine ai vari partiti, sarebbe la carta più adatta per sanare i contrasti, rivincere le elezioni e tenere la coalizione unita. In particolare in un momento storico in cui le forze moderate (Riformatori, Sardegna 2020, Udc) si stanno guardando intorno e stanno dialogando anche col centrosinistra.

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