“Non è più tollerabile che i lavoratori dell’Arnas Brotzu siano i meno pagati e, per giunta, i peggio trattati”. La denuncia arriva da Attilio Carta, segretario territoriale Uil-Fpl Area Vasta .
“È da tempo – dice Carta – che si denunciano le lente ma progressive azioni, da più fronti, contro il più grande polo sanitario pubblico della Sardegna che, se in buona salute fisica e mentale, è l’unico in grado di contrastare, in un contesto di sana concorrenza leale, le corrispettive eccellenze sanitarie private isolane”.
Ma non è tutto, secondo Carta “da quando, per non condivisibili scelte politiche anche nazionali, è svanita, a favore di quelle private, la possibilità di aggiudicarsi il prestigioso “status” di IRCCS, diligentemente avanzato dall’amministrazione aziendale dell’epoca, si assiste al persistente “depauperamento” di alcune prestigiose. Il tutto aggravato, inoltre, dal palese peggioramento del pesante, diffuso, disagio psicofisico degli operatori, puntualmente denunciato, ma, al di là dei soliti slogan, mai seriamente affrontato concretamente”.
Il segretario territoriale Uil-Fpl spiega ancora che “negli ultimi cinque anni, hanno perso due fasce economiche, che quand’anche gliela si concede, ne usufruiscano solo il 30% degli aventi diritto, anziché l’80 delle altre aziende”.
Il rappresentante sindacale chiede: risposte ufficiali e definitive sui fondi delle festività infrasettimanali, confermati dal vigente CCNL; che la Commissione Salute effettui un sopralluogo, urgente e senza intermediari, nei due presidi ospedalieri al fine di constatare direttamente sul campo, le reali “condizioni” di lavoro e di “soddisfazione” degli operatori; allo Spresal un’indagine urgente e diretta sulle condizioni psicofisiche dei lavoratori, non avendola mai fatta l’Azienda; alla RAS un intervento economico straordinario, non escludendo anche uno specifico scostamento di bilancio, per porre definitivamente fine alle succitate incomprensibili GAP economici tra i lavoratori e quelli delle altre realtà sanitarie dell’Isola; un incontro urgente con l’assessore alla Sanità Carlo Doria al fine di scongiurare che la situazione precipiti in una nefasta prevedibile deriva professionale ed economica che, danneggiando i lavoratori, possa ripercuotersi persino sull’assistenza.
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