Il gruppo Enel Green Power ha presentato un’istanza di Valutazione di impatto ambientale (Via) al Ministero della Transizione ecologica (Mite) per la realizzazione due mega impianti eolici nel Montiferru e Marghine, a Scano Montiferro, Santu Lussurgiu, Sindia, Macomer e Borore.
Per il territorio di Santu Lussurgiu il progetto prevede l’installazione di 9 pale, di 115 metri ma con sviluppo fino a 200 metri. A Scano invece dovrebbero sorgere 4 torri. Si parla di una potenza di oltre 120 megawatt complessivi tra i due impianti, in un’area di rilevante ricchezza ambientale con boschi rigogliosi di querce e lecci.
Nel progetto poi si prevede la realizzazione di scavi, nuovi sentieri, piazzole aree di manovra. A detta di Enel, l’area interessata non è “ricadente in aree naturali protette e siti comunitari”.
“Non c’è stato coinvolgimento preventivo e attivo delle comunità. Ferma opposizione ai progetti sull’eolico, che incideranno in modo indelebile sul paesaggio e sulle bellezze naturalistiche”, dicono il sindaco di Santu Lussurgiu Diego Loi e Antonio Flore Motzo di Scano, contrari al progetto.
Dello stesso avviso anche Italia Nostra. “Il parco eolico è una speculazione bella e buona – dice Graziano Bullegas, presidente regionale – Diciamo un “no” deciso all’impianto nel bosco e nelle aree di pregio ambientale. Purtroppo i proprietari privati sono sedotti da qualche decina di migliaia di euro, ma nelle tasche dei titolari degli impianti entreranno milioni”.
Da parte loro, i Comuni e i privati cittadini potranno presentare le loro osservazioni entro il 29 gennaio 2023.
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