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Se si continuassero a realizzare pochi trapianti come sta accadendo quest’anno, potrebbe non essere possibile salvare la vita di tutti i pazienti sardi in lista di attesa. Lo denunciano le associazioni AIDO ODV, Asnet APS, Elisa Deiana ODV, Associazione sarda trapianti, ANED Sardegna e Prometeo che in una lettera aperta indirizzata all’Assessore regionale alla Sanità la loro preoccupazione per la situazione dei trapianti e delle donazioni nell’Isola. Secondo le associazioni l’elevata percentuale di opposizioni alla donazione registrata a metà anno dimostra che la “cultura della donazione” nella nostra Isola è meno solida di quanto pensassimo, per cui occorre intensificare l’opera di sensibilizzazione.

La lettera all’assessore Nieddu

Gentilissimo Assessore,

le associazioni firmatarie sono fortemente preoccupate per la grave situazione in cui è precipitata la nostra Regione nel campo della donazione e dei trapianti in questi primi sei mesi del 2022.

POCHE SEGNALAZIONI, POCHE DONAZIONI, MOLTE OPPOSIZIONI, POCHI TRAPIANTI

A metà anno siamo a un totale di sole 34 segnalazioni di morte encefalica, ben al di sotto della metà delle 109 del 2021, che hanno dato la possibilità di realizzare nell’Isola 22 trapianti totali (11 di fegato, 10 di rene, 1 di cuore), ossia meno della metà dei 76 del 2021 (38 di fegato, 33 di rene, 5 di cuore).

OPPOSIZIONI ALLA DONAZIONE DAL 20% AL 40%

Ma il dato che più ci ha preoccupato, come associazioni di volontariato impegnate a creare la cultura della donazione, è l’altissimo numero di opposizioni a quest’ultima: ben 14 in questi primi sei mesi, pari al 41%, dato che ci colloca alla pari delle regioni meno “virtuose”,

Vorremmo ricordare che in Sardegna negli ultimi 14 anni il tasso di opposizione alla donazione è stato mediamente del 20% e che, in un’ipotetica classifica della bontà, la nostra Isola si sarebbe sempre collocata ai primi posti insieme alla Toscana, l’Emilia Romagna e il Veneto.

Ci preme fornire un quadro della situazione sarda che sia il più possibile obiettivo e reale. Per fare questo utilizziamo il report con i dati al 30/04/2022 del Centro Nazionale Trapianti, che sovraintende e organizza l’intera attività di procurement del Paese:

1) Accertamenti di morte per Regione

Sardegna anno 2021 n. 109; anno 2022 n. 58

2) Accertamenti di morte per Regione per milione di persone

Sardegna anno 2021 n. 67,6; anno 2022 n. 36,5 (dato medio Italia 42,9)

3) Donatori utilizzati per Regione

Sardegna anno 2021 n. 58; anno 2022 n. 27

4) Donatori utilizzati per Regione per milione di persone

Sardegna anno 2021 n. 35; anno 2022 n. 17 (dato medio Italia 24,7)

5) Opposizioni alla donazione

Sardegna anno 2021 22,9%; anno 2022 42% (dato medio Italia 28,7%)

È evidente che in Sardegna, nei primi mesi del 2022, si sono registrate forti criticità nel sistema donazione-trapianti.

LE LISTE D’ATTESA PER UN TRAPIANTO STANNO COMINCIANDO A DIVENTARE LUNGHE

Dal report di aprile del CNT possiamo vedere che nelle liste d’attesa della Sardegna ci sono 82 pazienti in attesa per un rene, 13 persone per un cuore, 11 pazienti per un fegato e 3 per il pancreas. Sono numeri importanti, ai quali bisogna dare una risposta in tempi rapidi,  perché per i pazienti epatopatici e per quelli con gravi insufficienze cardiache l’alternativa al trapianto non realizzato è solo la morte.

LE ASSOCIAZIONI LE CHIEDONO UN INCONTRO

Con la presente, le associazioni di volontariato firmatarie, impegnate nel promuovere la donazione  nella nostra Isola e che si considerano parte importante del processo di crescita culturale che porta alla donazione, chiedono di incontrarLa per fare  il punto su donazione e trapianti nella nostra Isola.

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