La crisi Ucraina sta portando a un aumento dei prezzi su più fronti senza precedenti. Le sanzioni Ue stanno mettendo in ginocchio l’economia russa, ma l’altra faccia della medaglia è un rincaro di grano e mais, carburante ed energia che ha provocato un effetto domino su lavoratori e consumatori finali.
Soltanto tre giorni fa, in Sardegna è stato annunciato uno sciopero generale da parte degli autotrasportatori e dei benzinai che non riescono più a sostenere questi costi in vertiginoso aumento.
Per questo motivo il premier Draghi anticipa i tempi e propone un nuovo decreto per i risparmi sui consumi e un bonus sociale allargato per le famiglie a basso reddito. Sullo sfondo anche un intervento sulle tasse per i carburanti. La proposta verrà presentata la prossima settimana per tamponare il prima possibile gli effetti economici e sociali della crisi in Ucraina.
Il piano d’emergenza seguirà le altre norme approvate nei mesi scorsi: tra la seconda metà del 2021 e la prima del 2022 l’esecutivo ha speso 16 miliardi di euro per far fronte ai rincari delle bollette. Ma nel secondo semestre del nuovo anno i costi dell’energia tenderanno a salire ulteriormente.
Come spiegato al quotidiano La Stampa, tra le manovre in cantiere c’è l’abbassamento delle temperature massime consentite del riscaldamento negli edifici, il cambio degli orari di accensione nei condomini in base alle zone e la riduzione del consumo di luce negli uffici pubblici.
Al vaglio anche un tetto sui prezzi del gas, ma per questa misura è necessaria un’intesa dell’Unione europea, che si riunirà il 24 e 25 marzo prossimi.
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