Riprendono sabato 29 maggio a Cagliari (dalle 18 alle 20) gli appuntamenti di “Peregrini – A riveder le stelle”, il progetto che dal marzo 2018 coinvolge la cittadinanza in un percorso volto a riscoprire il tessuto urbano e l’integrazione con quello sociale.
“A riveder le stelle” è il tema scelto da Maria Virginia Siriu, regista e direttrice artistica di Theandric Teatro, che permetterà ai partecipanti di vivere un vero e proprio viaggio esperienziale nella Divina Commedia dantesca, a settecento anni dalla morte del poeta, prendendo spunto dal trentatreesimo canto del Paradiso, con l’impiego di una tecnica di meditazione che Dante stesso descrive in questo modo: “Così la mente mia, tutta sospesa, – mirava fissa, immobile e attenta, – e sempre di mirar faceasi accesa”.
E proprio con la mente “tutta sospesa”, si realizza la ricerca del distacco dai pensieri, la non identificazione con essi, che permette di lasciarli fluire liberamente. Così ciascuno può intraprendere il viaggio alla ricerca del proprio sé, dando vita e corpo alla commedia, in un dialogo costante con essa.
La compagnia dei Peregrini è formata da un gruppo stabile di artisti e in questa occasione vedrà coinvolti l’ideatrice e regista del progetto Maria Virginia Siriu, lo psicologo ed esperto di mindfulness Tiziano Cerulli, il musicista e musicoterapeuta Carlos La Bandera e l’attore Antonio Luciano.
La partecipazione all’evento è aperta a tutti. Non è necessaria alcuna preparazione. L’adesione è libera: ci si può prenotare inviando una mail con nome, cognome, numero di cellulare (in osservanza delle norme anticovid) a peregrinitheandric@gmail.com.
Il biglietto costa 5 euro e può essere ritirato all’ingresso del Parco di Molentargius, dalle ore 17.30. Il limite massimo di partecipanti è pari a 20 persone; le prenotazioni riceveranno una risposta di conferma e indicazioni sull’equipaggiamento per il viaggio (zaino, acqua, abbigliamento comodo e scarpe comode, una stuoia, telo o tappetino per sedersi comodamente per terra, facilmente riponibile e trasportabile per l’intero percorso).
“Peregrini – A riveder le stelle” è finanziato dal MiBACT e dalla Regione Autonoma della Sardegna
Il progetto
– “Peregrini – Camminate meditative e arte alla scoperta del paesaggio cittadino” nasce con l’obiettivo di riscoprire il paesaggio cagliaritano attraverso un percorso di camminate meditative (aperto alla cittadinanza) sotto la guida di trainer esperti. I partecipanti attraverseranno la città di Cagliari, con tappe nei luoghi di maggior pregio paesaggistico e archeologico. Non mancano momenti di meditazione ed eventi artistici. Lo scopo dell’intero progetto è volto alla riscoperta del tessuto urbano attraverso la sua integrazione con il tessuto sociale e il coinvolgimento diretto del pubblico nelle attività artistiche proposte. Le camminate meditative saranno l’occasione per l’integrazione tra i partecipanti, e saranno, dunque, motivo di crescita personale. Grazie all’importante lavoro svolto dalle guide il singolo sarà spinto a vivere in equilibro con l’ambiente cittadino (nel quale si muove quotidianamente), vivendolo e osservandolo con una percezione e sensibilità differenti. Un momento rivolto alla ricerca e valorizzazione della bellezza e la sacralità dei luoghi.
L’organizzazione
Theandric Teatro Nonviolento nasce nel 2001 dall’incontro tra l’attore e regista Gary Brackett e l’attrice, regista e studiosa di filosofia Maria Virginia Siriu. L’esperienza intorno alla quale si concretizza il progetto teatrale è la ricerca condotta dai fondatori sul rinnovamento dei linguaggi artistici in relazione al ruolo sociale del teatro come veicolo capace di canalizzare e divulgare una riflessione critica sull’uomo contemporaneo.
L’associazione culturale Theandric svolge fin dalla sua fondazione un’attività di ricerca nell’ambito del teatro “politico”, inteso come teatro totale, un teatro che non ammette frattura tra spazio scenico e sociale ma intende riflettere insieme allo spettatore sui temi più urgenti del vivere contemporaneo e cercare insieme ad esso uno stimolo all’azione che necessariamente non si svolgerà nel momento in cui si vive il rito scenico, ma nella vita quotidiana. Questa ricerca si è focalizzata ben presto sulla nonviolenza come alternativa per la soluzione del conflitto a livello personale, sociale e politico. La nonviolenza è diventata una scelta di vita e il centro del lavoro teatrale, che persegue la sua diffusione e divulgazione attraverso due momenti: gli spettacoli e le manifestazioni culturali e i laboratori nei quali si lavora allo sviluppo della personalità nonviolenta attraverso le tecniche teatrali.