Notizie Lavoro Pasqua, in Sardegna vola il settore dolciario: “Ma manca personale qualificato”

Pasqua, in Sardegna vola il settore dolciario: “Ma manca personale qualificato”

L'allarme lanciato da Confartigianato sui problemi di un settore che proprio nel periodo di Pasqua vive il suo boom in Sardegna

In Sardegna il comparto dolciario artigianale continua a rappresentare un pilastro dell’economia locale e della cultura gastronomica, ma oggi si trova ad affrontare una sfida sempre più complessa: la carenza di personale qualificato. Secondo i dati elaborati da Confartigianato Imprese Sardegna, su 1.250 nuove assunzioni previste per il 2025 tra pasticcieri, gelatai, conservieri, panettieri e pastai, ben 430 risultano difficili da reperire, pari al 34,4% del fabbisogno complessivo.

“Sempre più attività continuano a trovarsi in difficoltà per la
mancanza di personale specializzato, soprattutto nei periodi di picco dei consumi” afferma Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna. “Il pericolo, per gli artigiani, è che di fronte a questa scarsità di manodopera si inizi a ricorrere a soluzioni come i semilavorati o, peggio, ai prodotti surgelati già pronti, pur di assicurare la continuità produttiva”.

Nell’Isola operano quasi 2mila imprese dolciarie, di cui oltre 1.300 artigiane, che danno lavoro a più di 5mila persone. Nonostante le difficoltà, la produzione dolciaria pasquale regge l’impatto dell’aumento dei costi delle materie prime, dell’instabilità dei mercati internazionali e del calo dei consumi. Le pasticcerie sarde continuano infatti a proporre dolci tipici come Casadinas, Ricottine, Pardulas, Tiliccas e Pastissus, simboli di una tradizione viva e radicata, apprezzata sia sul territorio sia fuori dai confini regionali.

Il problema della reperibilità di personale si manifesta con particolare intensità nei momenti di maggior domanda, come nel periodo pasquale. Il comparto dolciario, infatti, è strettamente legato alla stagionalità e alla ritualità delle festività, ma il ritmo di lavoro intenso e gli orari prolungati spesso scoraggiano i giovani apprendisti, spingendoli ad abbandonare percorsi professionali stabili e ben avviati.

Secondo uno studio condotto da UnionCamere-Infocamere, il comparto rappresenta complessivamente il 3,9% del tessuto produttivo artigiano sardo. Tra le province, in quella di Cagliari sono attive 690 imprese di cui 484 artigiane, il 70,1%; in quella di Nuoro-Ogliastra ci sono 464 attività di cui 355 artigiane, il 76,5%; a Oristano 163 di cui 110 artigiane, il 67,5%; in quella di Sassari-Gallura 525 di cui 377 artigiane, il 71,8%.

Il segretario regionale di Confartigianato, Daniele Serra, sottolinea quanto sia importante rafforzare il legame tra scuola e mondo del lavoro. “Secondo un recente studio condotto da Unione Italiana Food (Uif) – spiega Serra – il 20,7% delle famiglie italiane, per i dolci pasquali, preferisce prodotti artigianali. Ed è per tenere vivo tutto questo che da tempo siamo impegnati a far avvicinare i giovani al settore, mostrando quelli che sono gli elementi più attrattivi”.

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