Notizie Approfondimenti Paola Piras a Tefta Mataj: “Il mio Mirko come la tua Gessica”

Paola Piras a Tefta Mataj: “Il mio Mirko come la tua Gessica”

La madre del giovane ucciso dall'ex compagno Shaid Masih ha scritto una lunga lettera alla donna albanese, che ha perso la figlia, appena sedicenne, in un episodio analogo

Paola Piras, la madre del giovane Mirko Farci ucciso due anni dal pakistano Shaid Masih, ha scritto una lunga lettera a Tefta Mataj, pubblicata sul Corriere della Sera.

Anche lei è sopravvissuta alla furia cieca del compagno grazie all’intervento della figlia Gessica, appena sedicenne, che ha fatto da scudo per salvare la madre.

Due vite straziate da un dolore immenso.

“Cara Tefta, io non ti conosco, eppure in qualche modo la sorte – la cattiva sorte – fa di noi due persone vicine. So bene che il dolore ciascuno lo attraversa a modo proprio ma io penso di sapere cosa stai provando. Io lo so perché sono passata nel tuo stesso buio”, scrive Paola Piras.

“Mirko come tua figlia Gessica. Due ragazzi perduti per difenderci da uomini tanto forti di violenza quanto privi di coraggio per sopportare un addio. Ho pensato tante volte, a questo tipo di uomini – si legge -. Non siete capaci di reggere l’abbandono? Sentite di non poter più vivere senza la donna che vi ha lasciato? Se tutto questo diventa per voi così tanto distruttivo, uccidetevi”.

Poi un consiglio: “Non metterti sulle spalle responsabilità che non hai – scrive Paola Piras -. I sensi di colpa sono un tormento in agguato perenne e sarà impossibile riuscire a scacciarli sempre, ma bisogna provarci per non far vincere due volte il male. Non sono stata io e non sei stata nemmeno tu a volere e a fare quello che ci è accaduto. La colpa è di chi ha ucciso, di chi non conosce altra ragione che la violenza. È assurdo e ingiusto che ricada sulle nostre spalle”.

“Ti auguro – conclude la lettera – che nessuno dall’esterno osi mai dire che è stata colpa tua, una malignità che ti mette sullo stesso piano dell’assassino. Con me l’hanno fatto più volte. Colpa mia, ha detto qualcuno, perché dopo la separazione non sono stata solo madre e santa ma mi sono avventurata in una storia sbagliata con un uomo violento, per di più pachistano. Colpa mia che me la sarei cercata. Leggo che hai un altro figlio, tienilo stretto più che puoi, e coltiva e tieni accesi i ricordi di Gessica”.

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