Dopo due anni di stop, “Sa ratantira casteddaia”, affiancata dalle altre due storiche associazioni ACS Senza confini Rione Marina e Comitato quartiere Villaggio pescatori, con il sostegno del comune del Comune, tornano a organizzare il Carnevale tradizionale cagliaritano, per riportare nelle strade e nelle piazze cittadine le sfilate di maschere e le “ratantire”.

“Quello di questo 2023 sarà un Carnevale speciale che saprà davvero coinvolgere tutti, grandi e piccoli”, ha rimarcato l’assessore alle Attività produttive e Turismo Alessandro Sorgia.

Sa Ratantira Casteddaia

La “ratantira” è una marcetta suonata con percussioni con una metrica abbastanza breve e ripetuta incessantemente. Vengono utilizzati infatti tamburi, piatti, grancasse e si genera un suono che ha dato il nome alla canzone.

Durante la sua esecuzione, sia le maschere sia gli spettatori cantano filastrocche e motivetti, tra i quali il più famoso recita: “Cambara, cambara, cambara e macioni / pisci urrè, sparedda e mumungioni” (“Gamberi, gamberi, gamberi e ghiozzi, donzelle, sparlotte e mormore”), a dimostrare il legame tra la città e il mare.

Le maschere del Carnevale cagliaritano

Nei primi carnevali cagliaritani le maschere erano quelle tipiche della vita cittadina, come Sa Dida (la balia), Su Macu (il pazzo), Su Tiaulu (il diavolo), Sa Viuda (la vedova), S’Arregateri (il rigattiere), Su Moru (il moro), Sa Gatu (il gatto), Su Piscadori (il pescatore), Sa Panetera (la panettiera), Su Paliatzu (il pagliaccio), Su Caddemini (il mendicante), Su Dotori (il dottore), Su Sabateri (il ciabattino) e Su Piciocu de crobi (il garzone).

Altra figura importante è Su Bandidori (il banditore), che va in giro per i quartieri storici della città ad annunciare in lingua sarda l’inizio delle celebrazioni del Carnevale, ovviamente accompagnato da “sa ratantira”.

A partire dagli anni Ottanta, si aggiunsero altre maschere come Carmen Miranda e uomini baffuti e pelosi che scimmiottano le ballerine brasiliane del Carnevale di Rio, oppure che imitavano le dive del cinema e dello spettacolo.

La figura principale e più attesa del Carnevale cagliaritano resta però Cancioffali, un re fantoccio, che viene portato in corteo per tutta la sfilata e poi bruciato in un falò nel giorno di martedì grasso, a sancire la fine delle celebrazioni carnevalesche e l’inizio della Quaresima.

Gli eventi in programma del 2023

Si comincia giovedì 16 febbraio. Con partenza alle ore 16,30 dalla piazza Indipendenza in Castello, la sfilata “Quartieri storici” attraverserà Villanova, Marina e successivamente Stampace.

Domenica 19, con partenza alle ore 17,30 dal corso Vittorio Emanuele II, sarà in programma la sfilata “Carnevale in famiglia”, che toccherà le centralissime via Manno, via Regina margherita, via Roma e largo Carlo Felice.

Martedì 21, con partenza dalla piazza Giovanni XXIII alle ore 17, il corteo sfilerà per la vie Dante, Paoli, Sonnino, Alghero, Garibaldi e Manno, per terminare in via Santa Margherita dove verrà eseguito il rogo di Re Canciofali. “Saranno ospiti i gruppi associazione Tuvumannu e Viking group, anche loro con le proprie ratantire”, ha spiegato Omar Lecca di “Sa ratantira casteddaia”.

Sempre nella giornata di martedì 21 febbraio in piazza Del Carmine manifestazioni a partire dalle 9 del mattino: mascotte World Disney, spazio musicale con dj animatore e festa in maschera con zeppolata. Al pomeriggio, dalle 16, parata di mascotte World Disney, animazione con danza, musica, spazio trucca bimbi, racconto fiabe e ancora zeppole per tutti.

Ma piazza Del Carmine si animerà già a partire dal pomeriggio di giovedì 16 sino a sabato 18 febbraio con “Birrande – Carneval beer edition”, con musica intrattenimento e buon cibo.

Per la giornata di sabato 18, si terrà “Dulcis in fundo”: dalle ore 16 alle ore 21 i clienti che entreranno in uno dei 63 negozi aderenti di via Manno e via Garibaldi potranno assaporare gratuitamente qualche buona zeppola. Dalle ore 19 alle ore 21 tanti personaggi cartoon e ancora zeppole.

Variegato anche il programma di “Su carrasciali pirresu”, domenica 19, martedì 21 e domenica 26 febbraio. “Questa manifestazione rappresenta un momento davvero importante di comunità, un momento di felicità ma anche di riappropriazione dell’identità”, ha detto Maria Laura Manca, presidente della Municipalità di Pirri.

E domenica 26 febbraio quindicesima edizione di Vespiglia. Dalle 11 in via Azuni.

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