Si è svolto questa mattina al Teatro Massimo di Cagliari il 2° Congresso delle Donne Sarde 1952 – 2022. La manifestazione, che si svolgeva per la seconda volta dopo 70 anni, non ha visto la partecipazione – per i saluti di rito – delle più alte cariche della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari.
E l’assenza di Christian Solinas e di Paolo Truzzu è stata notata. “Anche oggi per il presidente della Regione e per il sindaco di Cagliari c’erano cose più importanti e questa non è una buona cosa, è il secondo congresso delle donne sarde dopo 70 anni”, ha detto la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd).
“La Repubblica Italiana è la Repubblica delle donne, ricordiamo come nacque e come si declinò dopo la Costituzione e dopo il 25 Aprile: le donne fecero un pezzo importantissimo della Resistenza. Dunque questa è la Repubblica nostra e noi dobbiamo continuare la battaglia iniziata dalle partigiane, dalle madri costituenti, da tutte le donne che ci sono state prima di noi e soprattutto per le donne che ci saranno”, ha detto la parlamentare ricordando le “giovani sindache, professioniste, donne del volontariato che ho conosciuto in questi anni di mia prima linea e con le quali ho condiviso momenti belli anche di vittoria, come la battaglia fatta sulla doppia preferenza di genere”.
“Oggi festeggiamo la Repubblica ma io dico – ha ribadito Mura – che quella delle donne non è un’altra Repubblica”. Poi – dopo la frecciata al presidente della Regione e al sindaco di Cagliari – Mura (possibile futura segretaria del Pd sardo) riferendosi agli schieramenti politici ha chiosato che “succede anche dalle mie parti che quando ci sono le donne al centro c’è sempre qualcosa di più importante”. “Ma noi andiamo avanti”, ha concluso.
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