Continua il calo delle nascite in Sardegna. L’isola – secondo le ultime rilevazioni dell’Istat – registra il valore minimo di fecondità: 0,94, ancora in diminuzione rispetto allo 0,97 del 2019. “Ci sono tutti i segnali d’allarme accesi, dal lavoro alle infrastrutture all’energia – commenta la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd) -. Si aggiunge il profondo rosso di un tasso di natalità che condanna la Sardegna a diventare una terra senza giovani e quindi senza futuro. O riusciamo a invertire la rotta nel giro di pochissimi anni oppure andiamo a fondo. Servono interventi radicali, coraggiosi, bisogna mettere le mani nel sistema, facendo finalmente forza sul nostro Statuto di autonomia come hanno fatto altri e trattando con lo Stato per non essere più una terra d’oltremare”.
“Stavolta le risorse ci sono e per l’Italia è l’ultimo appello ma per noi sardi – sottolinea la parlamentare – è letteralmente questione di vita o di morte. Dunque bene le iniziative mirate a combattere lo spopolamento, ma tutti sforziamoci di capire che oggi è urgente uscire dall’ordinaria amministrazione e – conclude – cominciare un’epoca di riforme e investimenti”.
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