Notizie Cagliari Cagliari, allarme funghi velenosi: 10 casi di intossicazione nell’ultimo mese

Cagliari, allarme funghi velenosi: 10 casi di intossicazione nell’ultimo mese

Tra i consumatori colpiti anche due bambine di 6 e 11 anni. Gli intossicati sono stati ricoverati negli ospedali di Monserrato e Cagliari

Crediti foto: Federico Calledda

Dallo scorso mese di novembre, si è registrato un allarmante aumento dei casi di intossicazione da funghi nel territorio di competenza della ASL di Cagliari. Sono stati rilevati dieci episodi distinti che hanno coinvolto un totale di quindici consumatori, tra cui due bambine di 6 e 11 anni. I pazienti sono stati ricoverati in diverse strutture ospedaliere, incluse l’A.O.U. Policlinico di Monserrato, l’A.O. Brotzu e l’ospedale SS. Trinità di Cagliari.

Il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) della ASL 8 ha individuato la causa comune in tutti gli episodi. “le intossicazioni sono state causate dal consumo di specie selvatiche raccolte e consumate senza averle prima sottoposte a controllo da parte di micologi dell’ispettorato micologico della Asl”, spiegano dal SIAN. La mancata verifica ha determinato che sette intossicazioni fossero dovute all’ingestione di funghi tossici erroneamente scambiati per specie eduli, mentre i restanti tre casi sono stati causati dal consumo di funghi che, seppur commestibili, sono stati cucinati senza gli accorgimenti necessari, come una corretta cottura o la rimozione dei gambi.

Tra le specie tossiche responsabili figurano l’Entoloma sinuatum, confuso con il prelibato Pleurotus eryngii (fungo di carne) o l’Infundibulicybe geotropa (Cardulinu e’padenti). Altri casi hanno riguardato l’Agaricus xanthodermus, scambiato per il comune prataiolo, e l’Amanita subnudipes, velenoso se consumato crudo poiché contenente tossine termolabili, scambiato con l’ottima Amanita caesarea (ovulo buono) e per questo ingerito senza cottura.

Nel gruppo delle intossicazioni da specie eduli preparate male, i problemi sono derivati dal consumo di Leccini e altre Boletaceae cucinate in modo insufficiente e senza l’asportazione dei gambi. Si registra anche il caso del Leucopaxillus lepistoides, un fungo notoriamente poco digeribile se assunto in grandi quantità o poco cotto, che ha portato un malcapitato in pronto soccorso per grave indigestione.

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