Dopo 23 anni il Marina Cafè Noir dice addio a Cagliari, tra le polemiche. L’evento culturale che ha visto la partecipazione di tantissime persone saluta il capoluogo isolano sollevando delle rimostranze verso l’amministrazione comunale.
Il Marina Cafè Noir fa sapere che ha sempre avuto notevole interesse per la città, per i temi trattati e per tutte le persone che sempre hanno partecipato agli eventi.
“Ci avrebbe fatto piacere sentire lo stesso interesse anche da parte delle amministrazioni, interesse che si è fatto via via sempre più silente, meno leggibile. Negli ultimi tempi, però, la maggior parte delle energie sono state spese per far fronte a un rapporto complicato con l’amministrazione comunale, a causa di una serie di questioni”, si legge nel comunicato d’addio.
Infine si legge: “Possiamo dire però che ciò che genericamente si chiama “burocrazia” per noi non è più un’entità astratta, figlia dei normali ingranaggi della pubblica amministrazione. La nostra percezione è piuttosto che questa burocrazia sia diventata uno strumento usato in maniera incomprensibile, spesso contraddittoria. Così, quando la sensazione è diventata quella di essere percepiti come un peso dal nostro Comune, piuttosto che una risorsa importante per la città, in questi momenti, e dopo diversi episodi spiacevoli, ci è sembrato giusto decidere di intraprendere una nuova strada”.
“A questo punto, da cittadini, ci piacerebbe giusto capire meglio quale sia e sarà l’idea di cultura per Cagliari e, nell’attesa, decidiamo di sciogliere un nodo fatto di emozioni, fatica, sudore ma anche tantissime soddisfazioni”.
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