La Dermatite bovina continua ad opprimere la Sardegna tanto che Regione e assessorato stanno cercando delle contromisure adatte da prendere. Tuttavia, rappresentanze come il Centro Studi Agricoli lamentano di non essere state messe al corrente delle strategie da adottare.
Per questo motivo, nel pomeriggio odierno è stato condiviso un lungo comunicato da parte del centro, in cui si esprime enorme perplessità: “Siamo sconcertati. Anzi, indignati. La gestione dell’emergenza legata alla Dermatite Nodulare Contagiosa dei Bovini da parte dell’Assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, ha assunto contorni inaccettabili”.
“Un muro di silenzio, totale assenza di informazione trasparente, nessuna condivisione delle strategie e — fatto ancor più grave — l’esclusione sistematica delle associazioni agricole indipendenti, come il Centro Studi Agricoli, dai tavoli informativi e decisionali, incluso quello odierno (2 luglio 2025)”.
Da qui prosegue l’attacco: “La risposta ci appare chiara: una gestione verticistica, calata dall’alto, con il concreto rischio di imporre misure dannose — come vaccinazioni a tappeto e inutili blocchi burocratici — senza ascoltare il mondo reale delle aziende”.
“Diciamo un secco No – si legge ancora nel comunicato – a ogni forma di imposizione indiscriminata e priva di dibattito. Diciamo un secco No a una logica di potere che esclude e marginalizza chi, come noi, lavora ogni giorno per tutelare gli allevatori. Non ci fermeremo. Non ci faremo mettere all’angolo”.
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