Dopo la bufera scatenata dalle sue parole sulle bande di origine sarde nelle rapine ai portavalori, Roberto Saviano risponde ai numerosi attacchi ricevuti a mezzo stampa e sui social.
“Mi sono arrivati commenti, tipici, come in Campania, in Sicilia, in Calabria e in Lombardia” afferma lo scrittore in un video. “Occuparsi di criminalità organizzata non significa parlar male di un territorio, ma illuminare un problema, quindi essere leali su questo territorio”.
“Quindi non dovrei dire che sono bande sarde? Che forma di omertà nazionalistica è? La Sardegna gronda crimine” sottolinea Saviano. “Invece di dire “non parlare” e intimidire all’omertà, si dice di parlare del mare azzurro, della caciotta. Ma che c’entra questo? Bisogna raccontare un problema gigantesco”.
Saviano quindi incalza: “Sono decenni che le organizzazioni sarde rapinano portavalori, riciclano denaro nella cocaina, e sì, lo ribadisco: la Sardegna produce crimine e non mafia. Diffidate chi dice che parlare di crimine in un territorio significa diffamare e non salvare quel territorio”.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it
