“Gli assalti ai portavalori sono sempre più frequenti. E sono un pezzo dell’economia criminale sempre più fondamentale”. Così lo scrittore Roberto Saviano in un video sui suoi canali social parla delle rapine ai blindati che dalla Sardegna sono arrivate nelle penisola.
“L’ultimo assalto a Livorno è avvenuto per mano di una banda di rapinatori sardi – prosegue Saviano – Lo sappiamo perché nei video si sentono i rapinatori con accento sardo. Un colpo da 4 milioni di euro, forse 4,5 milioni. I due grandi gruppi italiani sono sardi e foggiani. Le organizzazioni sarde sono a Sassari e Desulo”.
Saviano spiega quindi le strategie dei colpi e l’azione dei banditi, per poi spiegare il percorso del denaro rubato. “Questi 4,5 milioni saranno spartiti tra loro. Era un gruppo forte, perché numeroso, una rapina forte significa più di 5 banditi. Il denaro arriva quasi sempre in Sardegna, utilizzano ditte di spedizioni che nascondono il denaro in doppi fondi, vestiti, confetture. Come si nasconde la coca si nascondono anche i soldi”.
Ma la vera domanda è: si tratta di organizzazioni inquadrabili come mafiose? “Le organizzazioni criminali sarde fanno narcotraffico, questi soldi verranno in parte reinvestiti in cocaina. Abbiamo referenti della Camorra e della ‘Ndrangheta in Sardegna, la utilizzano come hub per tenere coca, come un grande magazzino, e poi la fanno arrivare sulle coste francesi e catalane. Sono sempre sottoposti al potere criminale delle organizzazioni del continente”.
E spiega: “I sardi non producono mafia. Producono criminali ma non mafia. Le organizzazioni sarde non sopportano la gerarchia. Può sopportare la gerarchia operativa, come in un assalto, ma non può sopportare l’egemonia di un boss, la gerarchia costante, un capo che guadagna di più e di un soldato che guadagna di meno”.
Poi Saviano affronta un altro dubbio: i soldi rubati e macchiati dall’inchiostro di sicurezza sono recuperabili? “C’è tutto un settore che si occupa del recupero della cartamoneta sporca. I soldi irrecuperabili sono quelli sopra, ma gli altri si sporcano marginalmente e c’è chi è specializzato nel recupero. Il riciclaggio è semplice: hanno società immobiliari. Fanno risultare compravendite di piccoli lotti di terra, ma anche orologi, fatturazioni false soprattutto utilizzando i bar. La strategia è prudente”.
Lo scrittore chiude: “Abolire il denaro contante non serve. I furgoni trasportano anche oro, i banditi lo sanno. E nelle prossime rapine probabilmente è lì che andranno a colpire”.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it
