“Sono stato interrogato per quattro ore. Quando poi mi dovevano davanti al giudice istruttore era già tardi, si erano fatte le 18. Quindi mi hanno detto che avrei trascorso tutta la notte in cella”. Radja Nainggolan ha raccontato così al portale belga Het Laatste Nieuws il suo arresto lo scorso 27 gennaio.

“Era come se avessero arrestato Pablo Escobar, nonostante non c’entrassi niente con la droga e fossi legato al caso solo perché è coinvolto un mio amico” ha spiegato. “Volevano solo sapere che tipo di rapporto avessi con questa persona”.

Il Ninja, che è stato rilasciato in libertà condizionata poche ore dopo l’arresto, ha descritto la prigione come “un’esperienza strana che non vorrei più rivivere” e si è difeso: “Mi hanno descritto come un trafficante di droga, ma non è così”.

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