(Foto credit: Dietrich Steinmetz)

Cagliari dice addio a Giuseppe Andreozzi, figura di spicco nel panorama politico e civile sardo. Avvocato e attivista, si è spento all’età di 73 anni dopo una malattia.

Nato a Lanusei nel 1952, si trasferì a Cagliari nel 1960, dove completò gli studi classici prima di laurearsi in giurisprudenza nel 1975. La passione per la politica e l’impegno sociale sbocciarono fin dai tempi dell’università, quando si fece portavoce del movimento studentesco a favore della riforma dell’istruzione, del diritto allo studio e dell’accesso all’alloggio per i fuori sede.

Andreozzi fu tra i protagonisti di importanti battaglie per i diritti e partecipò attivamente ai comitati di quartiere, ad esempio opponendosi alla demolizione del Villaggio Pescatori di Giorgino per la costruzione del Porto Canale, una lotta che portò alla salvaguardia e alla successiva ristrutturazione dell’area.

La sua azione proseguì anche nell’ambito della giustizia, come membro del Collettivo Politico Giuridico di Cagliari, un gruppo di avvocati, docenti e ricercatori impegnati nella difesa dei diritti e nella diffusione di informazioni su tematiche sociali.

Nel 2018 fu nominato presidente della Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari e militò nei Rossomori, portando avanti il suo impegno politico anche a livello istituzionale. Padre di Giulia Andreozzi, attuale assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Cagliari, Giuseppe Andreozzi lascia un’eredità fatta di impegno per i diritti e per la tutela del territorio.

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