Un murale tira l’altro a Quartu, con il filo conduttore dell’ambiente. Dopo Manu Invisible, stavolta è il turno di Retro, altro steet artist sardo coinvolto nel progetto promosso da Cittadinanza Attiva Oikos e finanziato dal Comune di Quartu Sant’Elena che prevede una nuova opera raffigurante l’adiacente Parco Naturale Regionale Molentargius.

L’idea del muro, o meglio dei muri, trasformati in base per opere d’arte dedicate all’ambiente nasce da un’idea dell’Associazione Oikos. Il luogo scelto, la grande rotonda del Margine Rosso, snodo nevralgico tra Poetto, via Fiume, viale Europa e via Leonardo da Vinci, è il punto d’incontro tra la città, il litorale costiero e il Parco di Molentargius, divenuto negli anni motivo di conoscenza di Quartu ben oltre i confini isolani.

Un progetto reso possibile grazie all’autorizzazione del proprietario del muro e al contributo del Comune di Quartu Sant’Elena, nell’ambito del bando culturale ‘Ripensare la Città’. Durante il programma di lavoro sono stati coinvolti anche cittadini volontari, giovani e meno giovani, dando vita a un laboratorio creativo.

L’opera è dedicata proprio al Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline. Nell’opera si è scelto di rappresentare le saline, in territorio di Quartu, al tramonto, e nello sfondo una splendida vista che spazia sino
alla Sella del Diavolo. E in basso a destra un altro abitante dell’area protetta: il Pellicano Silvio, come è stato
ribattezzato dagli esperti del Parco. L’esemplare di pelecanus onocratalu nel 2008, nel corso di una migrazione dall’Africa all’est Europa, scelse la zona umida di Molentargius come sua nuova casa. E sebbene snobbato dai fenicotteri, ha saputo ritagliarsi uno spazio fra le altre specie dello stagno, come le garzette e gli
aironi.

“Con questo murale abbiamo voluto realizzare qualcosa che trasmetta la nostra passione e che rimanga nel tempo – ha spiegato Zaira Pitzalis, in rappresentanza dell’associazione Oikos -. Ringraziamo il Comune di Quartu per aver finanziato il progetto, dimostrando la nostra stessa sensibilità”.

“Questa città, come tante altre, ha bisogno di sviluppare una cultura ambientale, di comprendere che la tutela dell’ambiente non la si vive solamente attraverso leggi e disposizioni legislative. Occorre consapevolezza, perché nessuna legge può bastare per consegnare ai nostri figli un pianeta quantomeno non peggiore di come l’abbiamo ‘ereditato’ dai nostri genitori. Il Parco di Molentargius è una grande ricchezza per la nostra città, una fortuna inimmaginabile” ha commentato il sindaco Graziano Milia.

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