Ci sarebbe un possibile investitore interessato a rilevare il polo industriale di Portovesme. Lo ha annunciato il ministro Adolfo Urso durante il tavolo di confronto al Mimit.
“Puntiamo a una soluzione industriale. Se Glencore deciderà di continuare a produrre zinco rivedendo i suoi progetti, saremo ben lieti di supportarla. In caso contrario, non vi è strada alternativa all’individuazione di un nuovo investitore che intenda mantenere l’unità del sito produttivo” ha dichiarato il ministro.
Il deputato Gianni Lampis (Fratelli d’Italia) plaude al lavoro del collega di partito.
“La notizia che un nuovo operatore del settore siderurgico, in partnership con altro straniero, abbia già effettuato un sopralluogo nello stabilimento Glencore di Portovesme con l’intenzione di rilevarlo è l’esempio lampante di come il Governo Meloni faccia sempre conseguire alle parole i fatti“.
Meno entusiasta invece la Cgil, che parla di incontro interlocutorio che non ha portato passi avanti.
“Un incontro interlocutorio, nel quale è emerso un quadro in evoluzione dai contorni poco chiari. Al di là delle parole e degli intendimenti dichiarati non c’è concretezza e non c’è chiarezza nemmeno nei passaggi tecnici che dovranno accompagnare il percorso. Va da sé che la riunione non ha portato sostanziali passi avanti e l’auspicio è che in tempi stretti si concretizzino le promesse del governo, si riavviino le produzioni di piombo e zinco e si trovi una soluzione per abbattere i costi dell’energia” commenta il segretario regionale Fausto Durante.
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