(Crediti foto: Ansa)

Silvano Chessa, il padre della ragazza sarda precipitata dal balcone del quarto piano di un hotel a Malta, ha raccontato quanto accaduto ai microfoni dell’Ansa.

Mia figlia non è una pazza, non si è lanciata dal balcone per un semplice litigio, è stata picchiata e ha cercato di scappare per salvarsi – ha chiarito Chessa – “Sono stato avvisato di quanto era successo nella mattina di giovedì scorso e sono riuscito a raggiungere mia figlia venerdì mattina con il primo volo disponibile da Cagliari”

Il padre ha fatto poi il punto della situazione sulle condizioni della figlia: “Claudia in questo momento è cosciente ed è stata già sentita dalle forze dell’ordine di Malta. Ci ha raccontato che sono presenti delle telecamere di video sorveglianza proprio davanti alla vetrata dalla quale, per scappare dal ragazzo, si è gettata“.

“Stava correndo via da lui – prosegue il padre – ha urlato e chiesto aiuto. È stata percossa e ne ha i segni su tutto il corpo. È stata picchiata al volto, le sono stati tirati e strappati i capelli che infatti ora le mancano, lui l’ha morsicata e presa a pugni nel petto”

La ragazza si trovava a Malta per un viaggio di studio ed era ospite di una famiglia del luogo. In settimana però era arrivato il fidanzato e i due avevano deciso di trascorrere il tempo insieme in un hotel. Poi mercoledì si è sfiorata la tragedia.

“La sera di mercoledì scorso – ricostruisce ancora Silvano Chessa – Claudia ci ha raccontato che sono usciti e sono andati in un locale a circa cinquanta metri dall’albergo. Qui ha detto di aver avuto un litigio con il fidanzato, che aveva fatto uso di sostanze stupefacenti, e di aver insistito per tornare in hotel”.

“Non le piaceva l’ambiente – racconta il padre – lui non ha preso bene questa sua decisione e ha iniziato ad insultarla e colpirla, finché una volta arrivati in camera si è scatenato”.

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