(Crediti foto: Luigi Canu)

Una settimana travagliata culminata nel peggiore dei modi. La Dinamo Sassari torna da Napoli con una sconfitta, decisamente pesante contro il fanalino di coda del torneo, per 87-70

I sassaresi, reduci dall’esonero di Markovic avvenuto in settimana, non sono mai stati veramente in partita e ora gli scenari rischiano di complicarsi.

La partita

Il match comincia con una sfilata degli errori dalla linea dei tre punti, tant’è che le prime modifiche al punteggio arrivano dopo quasi due minuti con Green. A quel punto la gara sembra stapparsi, Fobbs mette a canestro la tripla del sorpasso (2-3), ma questa è l’unica volta in cui i sassaresi rimarranno avanti.

Confusione e palle perse mettono in difficoltà i sardi che vedono la formazione partenopea scappare via sul 17-5 sotto i colpi, tra gli altri, di Zubcic e Bentil. Cappelletti mette dentro due liberi per smuovere i punti del Banco, ma Napoli ormai è scappata e chiude il primo quarto sul 27-11.

La seconda frazione appare subito più vivace con Cappelletti che prova a suonare la carica con un gioco da 3 punti. Green però risistema a sua volta le distanze siderali con una tripla che vale il 30-14. Pullen realizza i liberi che portano ad un +21 per Napoli e a quel punto la Dinamo capisce di aver toccato il fondo.

Lentamente, ma inesorabilmente, la Dinamo sembra aver trovato la quadra della gara e prova a ridurre lo svantaggio, avvicinandosi fino al -11 (43-32). Napoli però non si scompone, reagisce e ricrea il suo ampio margine che porta le due squadre all’intervallo lungo sul 51-32.

Gli ultimi due quarti di fatto ripetono la stessa trama vista nei precedenti. La Dinamo prova a rimettersi in carreggiata ma Napoli non si ferma e tiene abbondanti distanze. Pesano i tanti errori sotto canestro e in fase di manovra, tanto che si arriva a 11 perse a metà quarto. A 22″ dalla sirena Vincini accorcia le distanze, ma siamo nell’ordine dei 20 in termini di distacco: 68-47.

Quello che manca è la capacità di portare a buon fine almeno due attacchi consecutivi. Arrivano triple estemporanee, come quella di Bendzius in apertura dell’ultimo quarto. Tuttavia, non si vedono nemmeno delle possibili scintille che possano lasciare intendere spiragli di rimonta. Così Napoli controlla e chiude la gara sull’87-70.

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