(Foto credit: Ansa)

L’appello alle istituzioni, e nello specifico a chi si occupa di agricoltura nella Giunta e nel Consiglio regionale, arriva dal presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, che interviene nel confronto emerso questi giorni nel mondo pastorale isolano alla luce dell’assemblea dei soci del Consorzio di tutela del Pecorino romano.

La politica regionale intervenga attivamente nella valorizzazione del disciplinare del Consorzio del Pecorino romano Dop per tutelare il latte proveniente dalle pecore di razza Sarda (compresa la Nera di Arbus), allevate nelle migliaia di aziende dell’Isola, e da cui arriva il 94-95% di uno dei migliori pecorini di eccellenza del Mediterraneo, apprezzato in tutto il mondo“, dichiara Mele.

Ogni impresa zootecnica è libera di allevare la razza che vuole a patto che sia consapevole di come la scelta di investire su razze diverse da quelle autoctone, inserite nella bozza di modifica del disciplinare produttivo del Consorzio di tutela, possa condizionare la trasformazione del proprio latte: un prodotto su cui auspichiamo in futuro non si potrà avviare la caseificazione di formaggi Dop“.

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