(Foto credit: Ansa)

La Sardegna non dimentica il 18 novembre del 2013: quel giorno, l’isola scoprì tutte le fragilità dei suoi territori. In poche ore, la pioggia scese senza sosta. La devastazione fu tremenda: fiumi esondati, ponti crollati, strade interrotte, zone isolate.

Il bilancio di quella giornata fu drammatico: 19 morti, 2700 sfollati, paesi distrutti. I danni alla fine ammonteranno a più di 600 milioni di euro.

Migliaia di persone persero le loro case, alcuni le loro attività. A farne le spese furono le parti più fragili del territorio, con case costruite in zone ad altissimo rischio idrogeologico. Come Olbia, dove nel pomeriggio di quel 18 novembre 2013 scese in un’ora la quantità di acqua piovuta nei sei mesi precedenti.

La giornata odierna sarà dedicata a Olbia e Arzachena al ricordo e alla commemorazione di chi perse la vita.

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