La telenovela sul nuovo stadio di Cagliari aggiunge un nuovo capitolo. Questa volta a far discutere è l’accordo Regione-Comune siglato, o almeno così sembrava, tra l’allora governatore Christian Solinas e il sindaco Paolo Truzzu per i 50 milioni di euro di fondi regionali da destinare all’opera. Secondo l’attuale assessore comunale dello sport, Giuseppe Macciotta, questo accordo programmatico non è stato però mai formalizzato. Ergo, i fondi non esisterebbero.
Una mancanza che metterebbe a rischio l’opera, con le amministrazioni guidate oggi da Alessandra Todde e Massimo Zedda che dovranno valutare la fattibilità dello stanziamento. Le parole rilasciate da Macciotta in un noto quotidiano regionale non sono però piaciute all’ex presidente Solinas, che in un duro comunicato attacca: “Spiace davvero che una persona che ha potuto direttamente sperimentare la mia serietà e correttezza nell’azione di governo, possa prestarsi ad una attività di disinformazione di così basso profilo per mascherare l’assoluta inefficienza delle attuali amministrazioni comunale e regionale sulla vicenda del nuovo stadio di Cagliari”.
E ancora. “In questa farsa del nuovo stadio l’unica certezza sono gli stanziamenti fatti dalla mia amministrazione, perché non stanno nelle chiacchiere ma in atti ufficiali”. Solinas elenca dunque una serie di documenti, a cominciare dalla “legge regionale 21 febbraio 2023” che ha di fatto stanziato quei 50 milioni che “sono stati regolarmente iscritti sul capitolo di spesa SC09.0485 del C.d.R. 00.08.01.01 per 3 milioni a valere sul 2023, per 15 milioni sul 2024, per 12 milioni sul 2025 e per 20 milioni sul 2026”. In attuazione della norma la Giunta Solinas “ha formalmente approvato con deliberazione n. 39/3 del 28 novembre 2023 lo schema di Accordo di Programma con il Comune di Cagliari ed il successivo 20 dicembre 2023, a seguito della sottoscrizione dell’allora Sindaco di Cagliari, ho firmato definitivamente in qualità di Presidente della Regione l’Accordo di Programma ai sensi e per gli effetti dell’art. 34 del D.lgs. 267 del 2000. Ho infine provveduto – esaurendo così gli adempimenti posti dalla legge in capo al Presidente della Regione – a pubblicare l’Accordo di Programma sottoscritto da tutte le parti sul BURAS n. 70 del 21 dicembre 2023”.
La controreplica dell’assessore Macciotta non si è fatta attendere. “Mi astengo volutamente dal commentare le personali divagazioni politiche dell’on. Solinas e mi attengo ancora una volta all’evidenza dei fatti. Nessuno si è mai permesso di porre in discussione l’intervenuta sottoscrizione dell’accordo di programma che riguarda il nuovo stadio di Cagliari da parte del presidente della Regione Sardegna dell’epoca e dall’allora sindaco di Cagliari Paolo Truzzu; tanto meno si è mai inteso disconoscere l’intervenuta pubblicazione dell’accordo di programma sul BURAS n. 70 del 21 dicembre 2023”.
“Ciò che ho inteso affermare nel mio intervento, e che le stesse dichiarazioni dell’on. Solinas confermano, attiene alla mancata emanazione da parte dello stesso presidente della Regione dell’epoca del decreto di approvazione dell’accordo di programma contemplato dell’art. 7, comma 1 e 2, del predetto accordo. Siffatto articolo recita testualmente ‘Ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs, n. 267/2000 il presente Accordo di Programma, sottoscritto dai legali rappresentanti dei soggetti interessati, sarà approvato con decreto del presidente della Regione Autonoma della Sardegna”.
Dunque visto che è “disposta la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna di tale decreto di approvazione e sul sito internet istituzionale del Comune di Cagliari’”, per Macciotta “appare evidente che siffatto complessivo adempimento non è mai stato posto in essere dal presidente Solinas con la conseguenza che non si è potuto ancora dare corso al trasferimento dei fondi tempo per tempo previsti dell’accordo di programma. Adempimento imprescindibile per la definizione dell’iter burocratico al quale, come detto, farà prossimamente e sostitutivamente fronte l’attuale presidente della Regione ormai completate le doverose e opportune verifiche”.
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