Prosegue lo scontro a distanza sull’ aumento della Tari a Cagliari. Il consigliere di centrodestra Roberto Mura torna all’attacco del sindaco Massimo Zedda e questa volta include anche l’assessora Luisa Giua Marassi.

A Cagliari la Tari aumenta e lo sanno bene i cittadini e le attività produttive. Ma da dove derivano questi aumenti? Dalle delibere approvate dal commissario nominato dalla Todde e che ha governato la Città tra Truzzu e Zedda: fatto che stranamente l’assessore Giua Marassi si dimentica di ricordare (fa un vago riferimento a chi l’ha preceduta)”.

Il consigliere di Alleanza Sardegna allora segnala quelle che sono le responsabilità del sindaco sull’aumento della Tari a Cagliari.

“La prima è che nel suo primo Bilancio Zedda ha confermato gli aumenti del costo del servizio: 4,7 milioni nel 2024, 6,7 milioni nel 2025 e 8 milioni nel 2026. La seconda è che Zedda insiste su una raccolta differenziata basata totalmente sul porta a porta: sistema che costa di più perché su un costo totale di 344 milioni per sette anni, la manodopera, tra personale e macchinari, costa 253 milioni di euro“.

Per Mura, il porta a porta non funziona e non consente una Tari più contenuta. Allora avanza alcune proposte.

“Come opposizione abbiamo proposto di integrare il sistema della raccolta differenziata introducendo premialità per i cittadini che conferiscono bene e potenziando il sistema delle ecoisole di quartiere che permetterebbero ai cittadini di scegliere il metodo di conferimento e di abbattere il costo del ritiro dei rifiuti (che incide maggiormente sul costo totale del servizio e sulle bollette)”.

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