Attraverso un comunicato Cisl e Fisascat hanno espresso tutto il loro dolore e la rabbia per la morte della guardia giurata Nicolò Meloni.

Il giovane aveva 26 anni ed è rimasto schiacciato da un cancello mentre stava effettuando un controllo in una ditta lungo la 131 in zona Sestu.

“Un’altra vita spezzata, un’altra famiglia che piange il proprio figlio. Non ci stancheremo mai di ripetere che la sicurezza deve avere la priorità sui profitti delle aziende, si aumentino i controlli, si faccia formazione con le aziende, vengano applicate pene severe per chi trasgredisce” affermano in coro il segretario generale della Cisl Pier Luigi Ledda e la segretaria generale Fisascat di Cagliari Monica Porcedda, insieme al segretario generale di Cagliari Mimmo Contu.

“Nicolò Meloni era un ragazzo solare – ricordano i sindacalisti che lo hanno conosciuto – un giovane con tutta la vita davanti. Il nostro cordoglio e la vicinanza va ai suoi genitori”.

“Ma con il dolore, c’è la rabbia per quanto accaduto: la magistratura deve ora accertare le responsabilità e le cause di questa ennesima tragedia, ma come sindacati sappiamo che troppo spesso le aziende della vigilanza, ad ogni rinnovo del contratto collettivo, cercano di risparmiare”.

“Ogni giorno – sottolinea in particolare la Fisascat – ci troviamo a lottare con imprese che sottovalutano la sicurezza e su questo non cederemo mai di un passo. Siamo di fronte ad un’emergenza nazionale, ogni otto ore un lavoratore perde la vita: pretendiamo controlli, maggiore manutenzione, prevenzione, formazione”.

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