I consulenti del Tribunale civile di Oristano hanno previsto un risarcimento di 810 mila euro ad una coppia che nel 2018 perse il proprio figlio dopo il parto. È stato riconosciuto che una serie di errori costarono la vita al neonato.

La Storia. Il 31 maggio 2018 la coppia si presentò all’ospedale San Martino di Oristano, con la donna incinta e dolorante. La diagnosi iniziale fu errata e da qui si susseguirono una serie di errori portarono alla nascita prematura del bambino con taglio cesareo e alla successiva morte.

“Ci sono stati comportamenti inadeguati, sotto i profili della perizia e prudenza da parte dei sanitari della Ginecologia dell’ospedale di Oristano per non avere tempestivamente diagnosticato un quadro di ipertensione grave evoluta successivamente in crisi convulsive. I medici non avrebbero ottemperato alle regole di sicurezza per la madre e soprattutto per il feto, costretto a nascere in centro inadeguato dal punto di vista della terapia intensiva neonatale” si legge nelle motivazioni dei consulenti.

Assolti dall’accaduto il neonatologo, il cardiologo e l’anestesista, che riuscirono a limitare i danni a carico della madre.

Iscriviti e seguici sul canale WhatsApp

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it