Businco

“Salvate la Chirurgia Toracica del Businco”. Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica lancia un appello all’assessore regionale Armando Bartolazzi affinché non venga trasferito il reparto dal Businco al Brotzu. “I medici del reparto altamente specializzato e dedicato interamente al trattamento di patologie toraciche benigne e maligne, di complicanze degli ematologici e dei traumatizzati, si oppongono al trasferimento del reparto di Chirurgia Toracica, dal Businco al Brotzu, per il rifacimento delle sale operatorie del Businco” si legge in una nota.

“I trasferimenti di reparti da un ospedale all’altro, è un déjà vu che in questi anni ha decretato la chiusura di interi ospedali. Moderne sale operatorie di grandi ospedali, inutilizzate per la chiusura di reparti, deve far riflettere. Il trasferimento della Chirurgia Toracica di altissimo livello deve essere impedito. La sua funzione all’interno del Brotzu cesserebbe anche per incompatibilità con le emergenze legate al pronto soccorso. Far parte dello stesso presidio non implica trasferirsi nello stesso ospedale”.

Secondo Rete Sarda “il rifacimento delle sale operatorie del Businco è possibile senza alcun trasferimento del reparto né di malati oncologici da operare”, poiché “basta una buona programmazione”. L’esempio di cosa Rete Sarda teme è nel caso dell’ospedale Marino. “Decidere sulla Sanità oggi impone un cambio di paradigma che metta al centro delle scelte il diritto dei sardi alla salute. Gli appetibili fondi Pnrr hanno già indotto scelte sbagliate. L’uso spregiudicato di questi fondi per interventi in ristrutturazioni, sono stati talvolta persino estranei alla sanità. Per la febbre degli investimenti dei fondi Pnrr, è stato smantellato il Marino. A fine ristrutturazione, nessun reparto trasferito è rientrato nella propria sede. L’ospedale ha di fatto cambiato d’uso. I tre reparti di ortopedia non ospitano più né malati né personale sanitario. Per la dispersione della Traumatologia e la carenza di posti letto, i pazienti sono allo sbando”.

Poi c’è la situazione calda del Brotzu, giudicato “in piena crisi e con fuga di specialisti”. Secondo Rete Sarda, “il Brotzu ha perso reparti di eccellenza multidisciplinari, come la Neuroriabilitazione e la Diabetologia, condannando all’abbandono i cerebrolesi e i diabetici con complicanze. Un dramma su cui non si è mai fatta chiarezza, né sono state date risposte alternative ai bisogni di cure dei malati”.

“La Rete Sarda, chiede a chi governa la Sardegna e alla Direzione Generale G. Brotzu, la sospensione immediata della data di inizio dei lavori, al fine di evitare lo sciagurato trasferimento della Chirurgia Toracica del Businco e di porre fine al crescente caos tra i vertici dell’Azienda e i medici del Businco”.

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