(Foto credit: Ansa)

Le piogge delle ultime settimane non hanno aiutato abbastanza le scorte idriche della Sardegna costituite solo da invasi artificiali. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la situazione già critica nel Nuorese si è ulteriormente aggravata nelle ultime settimane nel bacino di Maccheronis a Torpè.

L’ultimo dato ufficiale dell’Autorità di bacino sarda è riferito al 30 settembre scorso: 1,5 milioni di metri cubi di acqua su 25 invasabili, oltre 1 milioni in meno della rilevazione fatta al 31 agosto quando di metri cubi ce n’erano circa 2,9 milioni. Ma oggi la situazione è peggiorata: le ultime precipitazioni hanno sollevato l’asticella di poche decine di millimetri e la risorsa utilizzabile è sotto la soglia degli 800mila mc.

Una situazione che già da quest’estate aveva fatto partire le restrizioni sul settore irriguo, ma che da oggi vedrà Abbanoa costretta a chiudere anche i rubinetti dei cittadini in cinque comuni tra Nuorese e Gallura: Siniscola, Posada, Torpè, Budoni e San Teodoro, come stabilito dal tavolo regionale di crisi permanente per la situazione del sistema Posada.

Si inizierà con l’alternanza dell’approvvigionamento dell’erogazione per la durata di 24 ore e la chiusura della rete per le successive 24. L’obiettivo è risparmiare quasi mezzo miliardo di litri di acqua del Maccheronis.

Si parte oggi da Siniscola, con l’erogazione garantita nei giorni successivi di martedì 22 ottobre e mercoledì 23 ottobre, per poi riprendere le chiusure a giorni alterni giovedì 24 ottobre tra le 8 e le 10 del mattino. Domani (martedì 22 ottobre) rubinetti chiusi a Posada, Budoni e San Teodoro. A Torpè problemi solo per le frazioni di Su Cossu e Concas, con l’alimentazione tramite autobotte a giorni alterni.

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