Polo di uffici pubblici? No grazie. Il Consiglio Comunale di Cagliari ha votato ieri sera a larga maggioranza un ordine del giorno che manda un segnale forte e chiaro al governo e al parlamento: l’ex carcere di Buoncammino, per la sua posizione strategica nel cuore della città universitaria e il suo affaccio panoramico sul Golfo, deve essere recuperato a vantaggio della comunità locale e non destinato a ospitare uffici statali.
La struttura dell’ex carcere ospita uffici statali sin dal novembre 2015, quando l’Agenzia del Demanio vi trasferì alcune sedi di enti pubblici, definendo questo utilizzo come “temporaneo”. Tuttavia, a giugno 2023, la direttrice dell’Agenzia del Demanio in Sardegna ha annunciato l’intenzione di trasformare l’ex carcere di Buoncammino in un polo permanente di uffici pubblici. Prospettiva che ha incontrato la ferma opposizione dei consiglieri comunali cagliaritani.
Nell’ordine del giorno approvato con 28 favorevoli e 2 astenuti, i consiglieri sottolineano come l’ex carcere di Buoncammino sia situato in una zona strategica di Cagliari, vicino alle strutture universitarie e in un contesto storico e archeologico di rilievo, circondato dall’Anfiteatro romano, l’Orto dei Cappuccini, la villa di Tigellio, l’Orto Botanico e i giardini pubblici. Inoltre, l’edificio gode di una vista panoramica sui due versanti del Golfo di Cagliari ed è prossimo al quartiere storico di Castello. Tutti elementi che lo renderebbero più appetibile per un uso aperto alla comunità e non chiuso.
Con l’approvazione dell’ordine del giorno, il Consiglio Comunale impegna il presidente del consiglio comunale di Cagliari a comunicare ufficialmente al governo e al parlamento la contrarietà all’idea di trasformare Buoncammino in un polo di uffici pubblici, chiedendo al contrario un progetto di recupero che restituisca alla città uno spazio di grande valore culturale e paesaggistico.
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