Il calo demografico in Sardegna ha già da tempo cominciato a mostrare i suoi effetti su diversi servizi, tra cui anche l’università. Secondo il rapporto Mete 2024, presentato nella sede della Fondazione di Sardegna a Cagliari, continua il calo degli immatricolati nei due atenei isolani.
Secondo il rapporto, rispetto all’anno di boom 2020-21, nel 2022-23 ci sono stati almeno 300 iscritti in meno. I numeri parlano di un totale di nuove immatricolazioni a Cagliari di 4.063, mentre a Sassari di 1.968.
A margine del convegno è intervenuta sulla questione la ricercatrice Vania Statzu ai microfoni dell’Ansa: “Quello che però emerge con una certa preoccupazione è il dato del valore assoluto, cioè c’è una perdita netta di studenti che si iscrivono all’università e questo ovviamente è l’effetto dello spopolamento, del calo demografico, della denatalità”.
Il concetto è stato poi sottolineato anche dell’assessora regionale all’istruzione Ilaria Portas: “I numeri a disposizione ci dicono che c’è sicuramente un’emergenza ma quello a cui noi dobbiamo lavorare è un’offerta formativa sempre più variegata e anche distribuita sui territori, dobbiamo lavorare al dopo, a creare delle occasioni di lavoro”.
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