Il rapporto di ricerca Mete 2024, realizzato dal Comitato Regionale Emigrazione – Immigrazione (Crei Acli), ha fatto emergere numeri allarmanti riguardo lo spopolamento della Sardegna.

Continua infatti la perdita di residenti, soprattutto se si va ad analizzare la fascia dei giovani e giovanissimi. A partire dagli universitari, se non si parte già per il percorso di studi, lo si fa subito dopo e in genere poi raramente si ritorna. L’obiettivo è sempre il medesimo: la ricerca di un futuro migliore.

Dai dati emersi le piramidi dell’età sono sempre rovesciate: aumenta la quota di popolazione over 65 e diminuiscono via via le altre. Il solito calo demografico di cui si parla quando si analizzano le statistiche dell’Istat: Nell’arco di un anno la Sardegna ha perso 8.314 abitanti, ma se torniamo indietro al 2016 la differenza è di 88.000 abitanti in meno.

D’altra parte, c’è un fattore che nell’ultimo periodo sta “provando” a compensare questo forte squilibrio, ovvero l’aumento degli stranieri. Secondo i dati, al 1 gennaio 2024 a risiedere in Sardegna erano 52.878 stranieri, pari al 3,4% della popolazione totale della regione.