Il governo Meloni sembra una telenovela. Sangiuliano sta creando imbarazzi a Palazzo Chigi, Salvini si gioca tutto, anche il partito, e la Meloni teme che il governo possa andare a sbattere malamente”. Così la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, intervistata dal Quotidiano di Puglia attacca il Governo e tira dritta sulla lotta all’autonomia differenziata.

“La battaglia contro l’autonomia leghista è appena iniziata. Nella manovra non saranno tutelate le imprese e verranno dimenticati i giovani” dice ancora Todde. “La Meloni si tiene lontana dal dibattito ma sa perfettamente quanto Salvini sia in grado di destabilizzare il governo in caso di sconfitta“.

“La Sardegna è attualmente tra le ultime Regioni per infrastrutturazione. L’autonomia lede le nostre prerogative, è un attentato alla nostra specialità perché ci obbligherà a competere con le altre Regioni per un contenitore, il bilancio pubblico, che non si moltiplica come vorrebbe qualcuno, ma che ha risorse limitate e definite”.

Poi l’attacco a Zaia, primo oppositore del ricorso alla Consulta operato dalla Regione Sardegna sull’autonomia. “Sono stata a Vicenza e ai veneti ho cercato di spiegare le motivazioni della Sardegna: non solo mi hanno capito, ma le hanno condivise. Perché non dice che mentre vuole l’autonomia, si fa pagare Pedemontana e Mose con le tasse di tutti gli italiani?” dice.

Infine su Renzi resta la porta ciusa. “Il M5S non pone veti ma parla di credibilità. Renzi a Genova governa con Bucci, in Basilicata con Bardi, in Sardegna si sono tenuti fuori dalla colazione perché consideravano perdente e non digeribile l’alleanza con il M5S. A molti sfugge che la stessa Italia Viva è spaccata. Una parte sta con Renzi, l’altra con chi non vuole dialogare con Schlein e Conte. Non siamo noi a dover fare chiarezza ma sono loro a dover capire in che direzione andare”.

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