La fibromialgia accende il dibattito politico regionale dopo l’approvazione della prima variazione al bilancio della legislatura.

“La norma approvata dalla maggioranza Todde è stata scritta male e in modo approssimativo – dichiara Fausto Piga – il loro unico obiettivo era quello di fare un dispetto al centrodestra, ma in realtà il dispetto l’hanno fatto a migliaia di fibromialgici sardi”

“La legge votata dall’aula dopo l’acceso dibattito – spiga Piga – cancella a decorrere dal 2024 l’indennità regionale di fibromialgia concepita nella scorsa legislatura dal cdx e al suo posto prevede un contributo dell’importo massimo di 800 euro da erogare previa rendicontazione delle spese sanitarie sostenute e quindi anticipate di tasca”

“Scritta così è una norma che creerà molti problemi ed è per quello che mi sono opposto in aula – prosegue Piga – intanto la rendicontazione rischia di penalizzerà i malati che non possono anticipare le spese, mentre conteggiare le sole spese sanitarie penalizzerà i malati che alleviano significativamente i sintomi anche in terapie sperimentali o alternative”

“Ci auguriamo che la maggioranza faccia retromarcia o se proprio deve cancellare la nostra indennità regionale di fibromilagia lo faccia dal 2025, per evitare che le attuali domande già presentate nel 2024 siano da rifare – conclude Piga – inoltre nel caso si voglia applicare il principio della rendicontazione occorre mettere in conto che la legge è da riscrivere, quella approvata è inapplicabile, perché le domande dovrebbero essere presentate a fine anno e non più entro il 30 aprile a meno che l’intenzione sia quella di saltare un’annualità”.

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