Il personale militare del Nucleo Speciale d’Intervento del Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera di Roma ha provveduto a dare esecuzione a 11 misure cautelari.

Nello specifico si tratta di 1 custodia cautelare in carcere; 5 misure cautelari degli arresti domiciliari con divieto di comunicazione con chiunque non convivente; 5 misure cautelari dell’obbligo di presentazione presso gli uffici di polizia giudiziaria.

I provvedimenti del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cagliari, su richiesta della Procura, traggono origine da una serie di accertamenti amministrativi svolti dall’Ufficio Circondariale marittimo di Carloforte in relazione alle modalità ed alle circostanze di rilascio di numerose patenti nautiche per unità da diporto.

Secondo le ipotesi, è emerso che un ex vicecomandante della Capitaneria di porto di Carloforte avrebbe abusato della propria funzione e in particolare avrebbe chiesto in cambio somme di denaro o altre utilità consistenti in beni e fornitura di servizi vari.

Sono stati quindi ipotizzati reati quali la corruzione propria, tramite atti integranti violazione dei doveri d’ufficio; il falso ideologico in atto pubblico, in relazione al rilascio di patenti in favore di soggetti che non avrebbero avuto titolo per ottenerle, non avendo sostenuto gli esami, e in alcuni casi non avendo neppure effettuato le visite mediche preventive previste dalle norme in vigore, con potenziale rischio per la sicurezza della navigazione.

Nell’ambito dell’indagine, sono state già poste sotto sequestro circa cinquanta patenti nautiche, nella maggior parte dei casi consegnate spontaneamente dagli indagati.

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