Da sinistra: Yari Fa e Fabio Piga (Archivio Cagliaripad)

Dietro l’omicidio di Fabio Piga, 37enne ex carabiniere ucciso con una coltellata al petto nel Donegal di via Caprera a Cagliari, c’è la cocaina. 

L’arma utilizzata per aggredire Piga, un coltello d’acciaio, secondo le prime ipotesi sarebbe servito molto probabilmente per il taglio della sostanza stupefacente.

L’ex carabiniere era di casa al Donegal, dove lavora la fidanzata Silvia. Quando è stato avvisato di alcuni movimenti sospetti nel bagno del locale, è entrato per allontanare il 19enne Yari Fa e un suo amico. Mentre quest’ultimo si è subito allontanato, Fa ha risposto aggredendolo, dopodiché ha impugnato il coltello e l’ha colpito una sola volta al cuore, uccidendolo.

Oggi si terrà l’udienza di convalida. Nel primo interrogatorio il 19enne ha affermato di aver trovato il coltello in bagno, di averlo agitato per paura di essere aggredito, colpendo quasi a caso.

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