La revisione del Pnrr del governo nazionale rischia di mettere ulteriormente in difficoltà la sanità in Sardegna. Secondo quanto denunciato dal deputato del Pd e membro della commissione bilancio della Camera, Silvio Lai, all’Isola verrebbero a mancare 107 milioni di euro.
“Il Governo continua a negare l’evidenza del definanziamento per 1266 milioni dei programmi sulla sanità previsti nel Pnrr, ma dopo le Regioni che lo hanno subito affermato in maniera unitaria, ora è la Corte dei conti che certifica la riduzione dei programmi” dice Lai in una nota. “Per la Sardegna i conti sono semplici, mancano oltre 107 milioni di euro di cui 68 milioni rinviati alla verifica di spazi nel profondo buco nero dell’art.20, lo stesso da cui dovevano essere recuperati i fondi degli ospedali previsti (sulla carta) dalla Giunta Solinas poi risultati non coperti per assenza di impegni operativi conseguenti all’eventuale accordo Stato-Regione, e 39 milioni sul ricambio delle grandi apparecchiature diagnostiche (risonanze magnetiche nucleari, tomografi computerizzati, angiografi) che vengono rinviate al 2027 ma, come conferma la Corte dei Conti, senza copertura finanziaria, ovvero impegni scritti sulla sabbia”.
Lai prosegue. “Si tratta di un colpo doloroso per la ripresa della sanità sarda, che si aggiunge alla probabile perdita delle risorse dell’art.20 che saranno saccheggiate per coprire i buchi del Pnrr e all’impegno (effettuato durante gli ultimi due anni dal Consiglio Regionale) di molte risorse del Fondo Sanitario Regionale in programmi non obbligatori che limitano gli spazi di agibilità della prossima Giunta“.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it