Continua a far discutere il caso del fallimento della casa Divina Provvidenza di Sassari. Sono 17, 14 Oss e 3 generiche oltre a 3 amministrativi, i lavoratori e le lavoratrici che tra qualche giorno saranno lasciati a casa. Sulla questione è intervenuto oggi il consigliere di Alleanza Verdi Sinistra, Antonio Piu, che ha incontrato oggi gli operatori della struttura.
“Il caso del fallimento della casa Divina Provvidenza rischia di diventare una significativa bomba sociale. La città non può permettersi di perdere un presidio che per decenni ha accolto e curato ospiti anziani e fragili e non può farlo, non solo perché i circa 40 utenti attualmente in carico saranno spostati come pacchi in altre strutture in giro per la Sardegna, ma anche in prospettiva” dichiara Piu.
La casa di piazza Sant’Agostino, su cui pende una sentenza di fallimento, è stata dichiarata inagibile dal Tribunale fallimentare lo scorso 2 marzo, questo atto ha dato seguito alla notifica dell’obbligo di trasferimento degli ospiti da parte delle famiglie o degli amministratori di sostegno. “Entro il 20 marzo dovranno trovare una nuova accoglienza, ma va sottolineato che la retta calmierata della Divina Provvidenza non è garantita da nessun’altra struttura. A questo punto il percorso avviato dal Tribunale fallimentare non può essere in nessun modo invertito e tra qualche settimana la grande struttura sarà messa all’asta”.
Piu ammonisce. “Abbiamo l’obbligo di vigilare e fare in modo che non venga cambiata la destinazione d’uso della struttura. Con una ventina di famiglie senza lavoro e molti dei 40 ospiti della struttura privati dell’assistenza, il rischio di una significativa bomba sociale è dietro l’angolo”.
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