In un intervento pubblico, Renato Soru aveva fatto cenno al passato di Alessandra Todde. Facendo intendere di presunti interessi nel mondo delle energie rinnovabili che creerebbero dei conflitti in caso di vittoria.

La candidata del centrosinistra, che già aveva smentito ogni coinvolgimento, passa all’attacco. Scaldando inevitabilmente la contesa per le Regionali 2024.

La diffamazione merita una denuncia. Per questo agirò legalmente contro coloro che, da settimane, stanno conducendo una campagna denigratoria nei miei confronti, diffondendo false informazioni sul mio conto” ha svelato nel suo ultimo post sui social.

Quindi ha spiegato. “Non ho alcun interesse personale. Nessuno, né sulle energie rinnovabili, né altrove, né ho padrini occulti o interessi altrui da tutelare. Il mio unico interesse è di mettere insieme le forze necessarie per cambiare in meglio la Sardegna”.

Infine ha chiarito la sua posizione da viceministra del governo Conte. “Durante la mia presenza nei due governi Conte II e Draghi, non c’è stato alcun innalzamento del tetto delle rinnovabili in Sardegna. Nel 2023, l’attuale ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin (governo Meloni) ha deciso di aumentare di 12 volte. Al momento sono stati presentati progetti per 58 GW, dieci volte oltre limite – già spropositato – deciso dal ministro di destra. E cosa ha fatto la Regione Sardegna in tutto questo? Nulla”.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it