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Il Tar boccia il concorso indetto da Ares Sardegna per 118 posti di lavoro. Ora i 1700 infermieri iscritti che avevano partecipato al bando, dovranno svolgere una nuova prova.

I giudici del Tribunale amministrativo regionale, dopo aver congelato la procedura concorsuale a metà dicembre, hanno accolto il ricorso presentato da numerosi esclusi.

Questi avevano sottolineato come nel bando fosse previsto lo svolgimento di una prova scritta consistente “nello svolgimento di un tema o nella soluzione di quesiti a risposta sintetica su temi inerenti lo specifico profilo professionale”. La prova scritta che i concorrenti si sono trovati a svolgere, invece, era consistita in una seria di test a risposta multipla, non rispettando dunque quanto definito dal bando stesso.

Dei 1.700 iscritti avevano partecipato al test, soltanto 448 candidati hanno superato la prova scritta.

Il bando prevedeva la possibilità di svolgimento di test a risposta multipla soltanto nel caso in cui il numero delle domande di partecipazione rendesse necessario lo svolgimento di una eventuale preselettiva, che non avrebbe comunque determinato la formazione del punteggio finale.

Per il Tar, quindi le modalità di svolgimento del test sono da considerarsi illegittime.

Ora Ares Sardegna potrà programmare una nuova prima prova avvalendosi della stessa commissione ma senza considerare i risultati del test già tenutosi. La procedura concorsuale dovrà essere rinnovata fin dal principio secondo le modalità previste dal bando. Nel caso in cui fosse ritenuto opportuno, l’azienda sanitaria potrebbe sottoporre ai candidati un procedimento di preselezione.

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