“Non solo questa Giunta regionale non ha alzato la testa davanti alle imposizioni del governo nazionale ma l’ha persino abbassata stilando un piano di dimensionamento peggiore delle più nefaste previsioni”. Questa l’accusa mossa dalla Cgil regionale, insieme alla Flc, nei confronti dell’assessore regionale Andrea Biancareddu.
L’attacco arriva direttamente dal segretario della Cgil Sardegna, Fausto Durante, insieme alla segretaria confederale Francesca Nurra e alla segretaria regionale della Flc Emanuela Valurta. Il sindacato contesta le scelte dell’assessore, spiegando che l’esponente della Giunta “nel tentativo maldestro di difendersi ammette i tagli e dice che non si tratta di chiusure”.
Per il sindacato però è solo “un alibi per far passare accorpamenti decisi arbitrariamente fra scuole lontane che renderanno impraticabile la frequenza degli alunni in aree che già mostrano i segni di un diffuso disagio sociale ed economico”.
Infine l’avvertimento: “Gennaio sarà un mese di protesta, il sindacato continuerà a chiedere di annullare quel piano nell’auspicio che non venga ratificato nei passaggi previsti in Commissione Cultura e poi di nuovo in Giunta”.
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