Il candidato Presidente Renato Soru è intervenuto ieri a Porto Torres in occasione dell’incontro “Un futuro per il golfo dell’Asinara”. Lanciando l’idea di una Sardegna più indipendente dal governo italiano. In particolare nella riorganizzazione della governance e nella ridefinizione dei poteri tra stato, regione e territorio.
“C’è bisogno di più Europa e regole comuni, certamente. Ma serve portare lo Stato ad una delega di poteri e responsabilità verso le amministrazioni regionali e locali. Basti pensare a cosa sta accadendo con le Zes. Dopo tutto il lavoro svolto per la definizione delle Zone ad Economia Speciale, oggi lo Stato ripropone un’unica Zes per l’intero Mezzogiorno. E sui fondi della politica di coesione? Si parla di una nuova gestione, accentrata su Roma. Si sta riproponendo il passato, un ritorno alla vecchia Cassa per il Mezzogiorno. C’è un’idea sbagliata di Stato. In Sardegna lo Stato siamo noi”.
Uno dei pilastri della sua campagna elettorale è quello di vedere in Sardegna un’isola circolare entro il 2030. “Lavoriamo per generare ricchezza, dando valore a tutto quello che oggi ancora è rifiuto e che in altri paesi trova invece nuovo utilizzo”.
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